Scommessa

La scommessa del secolo

  (Ehrlich: Wikipedia)                                                                                                                         


Uno scontro diretto tra “abbondantisti” (ottimisti) e “catastrofisti” (pessimisti) si ebbe nel 1980 in seguito a quella che passò alla storia come “scommessa del secolo”. I due contendenti che si fronteggiarono furono i maggiori esponenti di entrambi gli schieramenti allora in vita: il biologo Paul Ehrlich e l'economista Julian Simon. Su cosa verteva la scommessa? Entrambi vollero mettere alla prova la propria teoria scommettendo sull'andamento dei prezzi sul mercato internazionale di 5 metalli quali rame, cromo, nichel, stagno e tungsteno: Ehrlich sosteneva che il loro prezzo sarebbe salito a causa della loro scarsità a fronte di una maggiore domanda, mentre Simon ne prevedeva il deprezzamento a causa del momento positivo del mercato.


                                                                                                               
                                                                                                                                                       (Simon: http://studentsforliberty.org/)



Dieci anni dopo, rispettando i termini della scommessa, Simon si vide arrivare un assegno di 576,07 dollari da parte di Ehrlich, il quale non era riuscito a prevedere il reale andamento dei prezzi. Possiamo quindi affermare che Simon e gli ottimisti avevano ragione considerando l'aumento della popolazione come una risorsa e non come una minaccia? 

Come spiega il Prof. Ugo Bardi, chimico e docente all'università di Firenze “Dai dati del grafico vediamo che Ehrlich non avrebbe potuto scegliere un momento peggiore per fare la sua scommessa. Era andato a scommettere sull’aumento dei prezzi proprio nel momento storico in cui i prezzi erano a un loro massimo! Se avesse scommesso per il periodo 1970-1980, invece che per il periodo 1980-1990, sarebbe stato Simon a dover pagare!
Ma, come si diceva, vediamo dalla figura che la variazione dei prezzi in due momenti particolari a 10 anni di distanza non ha nessun valore e non dimostra niente. Sono cose aneddotiche, magari anche divertenti, ma niente di più.



Anche questo confronto non è risolutivo per il dibattito che rimane tuttora aperto e ancora oggi discusso: staremo a vedere in quale direzione in futuro la popolazione e le risorse si muoveranno.

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