Una modesta proposta
Prima ancora di Malthus e
della carestia irlandese, un pamphlet del 1729 trattava della
sovrappopolazione e della povertà degli irlandesi in modo talmente
originale da scuotere l'intera opinione pubblica del Regno
d'Inghilterra.
Si trattava, stando al titolo, di "Una modesta proposta: per evitare che i figli degli Irlandesi poveri siano un peso per i loro genitori o per il Paese, e per renderli un beneficio per la comunità". In esso l'autore mostrava come il problema della povertà diffusa e del numero troppo alto degli irlandesi potesse essere risolto facilmente utilizzando gli stessi bambini irlandesi per sostenere l'alimentazione dei ricchi inglesi. No, non tramite la loro forza-lavoro e impiego, ma proprio per la loro carne succulenta. Questa innovativa pratica avrebbe portato numerosi benefici: la diminuzione dei papisti (irlandesi cattolici) che osteggiavano la corona, la possibilità per gli affittuari di offrire come pagamento i propri bambini e di non rimanere insolventi, l'introduzione di una nuova pietanza sostanziosa, un nuovo flusso di denaro derivante dal commercio di questa carne, una nuova prelibata merce da esportazione e molto altro ancora.
(Tratta da: https://www.debaser.it) |
Si trattava, stando al titolo, di "Una modesta proposta: per evitare che i figli degli Irlandesi poveri siano un peso per i loro genitori o per il Paese, e per renderli un beneficio per la comunità". In esso l'autore mostrava come il problema della povertà diffusa e del numero troppo alto degli irlandesi potesse essere risolto facilmente utilizzando gli stessi bambini irlandesi per sostenere l'alimentazione dei ricchi inglesi. No, non tramite la loro forza-lavoro e impiego, ma proprio per la loro carne succulenta. Questa innovativa pratica avrebbe portato numerosi benefici: la diminuzione dei papisti (irlandesi cattolici) che osteggiavano la corona, la possibilità per gli affittuari di offrire come pagamento i propri bambini e di non rimanere insolventi, l'introduzione di una nuova pietanza sostanziosa, un nuovo flusso di denaro derivante dal commercio di questa carne, una nuova prelibata merce da esportazione e molto altro ancora.
L'autore del pamphlet era Jonathan Swift, oggi
famoso per "I Viaggi di Gulliver", e l'intento con cui lo
scrisse era decisamente satirico. Molti dei suoi contemporanei però
lo fraintesero e prendendolo sul serio non solo lo criticarono
aspramente per aver suggerito una cosa così immorale, ma gli fecero
rischiare addirittura di perdere il suo patrocinio. Sebbene l'idea
del cannibalismo come soluzione possa sembrare assurda, il fatto di
sacrificare degli esseri umani "inutili" o "di peso"
(poveri, malati di mente, anziani, carcerati, feti, ecc...) per la
società trasformandoli in una risorsa per la collettività (test sui
farmaci, energia, ecc..), in un contesto che non riconosce diritti
inalienabili all'uomo non è affatto da escludere, ed anzi sarebbe
abbastanza probabile qualcora l'ideologia di turno l'avallasse.
Qui
alleghiamo il testo originale integrale:
e
qui la sua lettura integrale per chi volesse ascoltarlo:
Inferno
(immagine tratta da Wikipedia) |
"Inferno" è
l'ultimo libro scritto da Dan Brown, autore famoso di thriller
adrenalinici che ad ogni uscita entrano nella top ten delle vendite
internazionali. Il tema dominante è proprio quello della
sovrappopolazione mondiale, infatti il professor Langdon sarà alle
prese con un virus creato per uccidere miliardi di persone da uno
scienziato neo-malthusiano. (Per chi volesse leggere il libro senza
spoiler consigliamo di sospendere la lettura di questo post e di
continuare una volta completato il libro).
Oltre ai soliti enigmi che
il protagonista dovrà risolvere e che questa volta saranno centrati
sull'Inferno di Dante, è interessante notare come per la prima volta
il protagonista non riesca a fermare il piano del cattivo di turno, e
che però si scopre proprio nelle ultime pagine essere rivolto
soltanto a sterilizzare gran parte della popolazione e non a
sterminarla; Langdon e la scienziata Sinskey (sua spalla) infine
riconoscono che sebbene il piano dello scienziato non fosse del tutto
"ortodosso", il risultato anzi è stato provvidenziale ed
ha evitato una catastrofe demografica altrimenti inarrestabile.
I figli degli uomini
Inserendosi nel filone della fantascienza distopica
(insieme a grandi classici come "1984" o "il mondo
nuovo"), questo libro scritto da P.D. James entra nella
controversia della sovrappopolazione con un'immagine abbastanza
forte: un'umanità ormai sterile e destinata all'estinzione. (Per chi
volesse leggere il libro senza spoiler consigliamo di sospendere la
lettura di questo post e di continuare una volta completato il libro).
(Immagine tratta da http://alessandria.bookrepublic.it/) |
Una
chicca: nel libro la donna incinta è di carnagione scura, quasi a voler
simbolicamente rappresentare l'Africa ed i paesi nel sud del mondo
che oggi alzano il tasso di natalità mondiale.
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